TEMPO PASQUALE

LA SANTA QUARESIMA

Carissimi, il tempo di Quaresima ha lo scopo di prepararci bene a celebrare il mistero pasquale di Cristo. Il numero “Quaranta” sono gli anni che il popolo eletto trascorse pellegrino nel deserto prima di raggiungere la Terra promessa; quaranta sono i giorni che trascorse Mosè sul Sinai per ricevere da Dio le tavole della Legge; quaranta sono pure i giorni di deserto che Elia visse in attesa di incontrare Dio sul monte Oreb; infine, quaranta furono i giorni che Gesù trascorse nel deserto prima di dare inizio al suo ministero pubblico. Anche noi cristiani abbiamo l’opportunità di inserirci in questa tradizione attraverso il cammino penitenziale, tempo di conversione in cui, per mezzo della preghiera, il digiuno e le opere di carità fraterna, possiamo con Gesù impegnarci nella lotta contro il male e il peccato. Forte, in questo tempo, è il carattere comunitario delle celebrazioni. Tale aspetto si radica nell’opera salvifica di Cristo che ha come meta la comunione con Dio e con i fratelli. Sebbene, infatti, l’incontro con Dio in Gesù Cristo è sempre un incontro personale, esso avviene in un contesto relazionale, in una comunità dove la Fede, chiamata a farsi tradizione vivente, è condivisa con coloro che ci precedono. Allo stesso tempo, noi siamo chiamati a condividere questa esperienza di fede con chi viene dopo di noi. La Quaresima è caratterizzata anche da altri due elementi: il ricordo del nostro Battesimo e la pratica della penitenza. La santa Liturgia ci aiuta a interiorizzare la vocazione battesimale che ognuno di noi ha ricevuto e le cui promesse sono rinnovate nella Veglia pasquale: l’ascolto della parola di Dio ci aiuta nell’impegno a far diventare tale vocazione vita. In questo modo la penitenza durante la Quaresima può essere intesa, in senso più ampio, come la radicale conversione a cui il Signore ci invita. Conversione che significa prendere coscienza dei nostri peccati come separazione da Dio e con i fratelli. Conversione, insomma, intesa non solo come nostro sforzo: l’attenzione, infatti, non va posta solo su ciò che facciamo noi ma su ciò che Dio, per mezzo di Gesù Cristo, compie in noi. Buon cammino quaresimale.

1° Domenica di Quaresima – A

Disobbedienza di Adamo e obbedienza di Cristo; a motivo della prima gli uomini sono stati costituiti peccatori; a motivo della seconda tutti saranno costituiti giusti. “Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo”. Su questo contrasto è costruita la Liturgia di questa Domenica che contrappone la scena del giardino dell’Eden  alla tentazione di Gesù nel deserto: circondato dall’abbondanza dei doni di Dio. Adamo si è sottratto all’obbedienza illudendosi di raggiungere la libertà lontano da Dio e senza la sua grazia; viceversa, all’inizio di un cammino che lo porterà alla morte di croce, Gesù ha scelto l’obbedienza rifiutando ogni tentazione di potere e di benessere.

GERARDO