Grande festa sabato 11 febbraio 2023 alla Civitas Vitae Vedelago: la sig.ra Maria Antonietta De Bortoli compie 101 anni!!

 Sabato 11 febbraio la Civitas Vitae Vedelago festeggia i 101 della sig.ra Maria Antonietta De Bortoli, Ospite della Residenza della Fondazione Oic Onlus dal 28 ottobre 2021.

In programma un pomeriggio in compagnia dei suoi familiari, degli Ospiti della Residenza e di tutto il personale.

Presente anche l’Assessore alla cultura del Comune di Vedelago che porterà gli auguri da parte della giunta e di tutta la comunità Vedelaghese.  

Maria Antonietta dallo scorso anno fa parte del “CLUB OVER 100-RICOMINCIO DA ZERO”. Nato all’interno della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus nel 2007 e riservato agli ospiti che vivono nelle Residenze e che hanno 100 o più anni, il Club Over 100 valorizza le persone longeve per la loro età e per l’esperienza accumulata in una vita lunga e originale.

Valorizzare i centenari è una risorsa: l’età non è un ostacolo ma un punto di forza!

BIOGRAFIA DELLA SIGNORA MARIA ANTONIETTA SCRITTA DALLA SUA FAMIGLIA

È una vita segnata dalle vicende lavorative quella della sig.ra Maria Antonietta De Bortoli.
Nata l’11 febbraio 1922 a Vas, frazione di Quero Vas in provincia di Belluno, Maria trascorre
i primi anni di vita con la madre Filomena mentre il padre Emilio emigra in Francia alla
ricerca di lavoro e quando lo trova si stabilisce lì definitivamente.
Emilio invita la moglie a seguirlo assieme ai due figli, Enrico e Maria ma lei non accetta, così i
due fratelli vengono separati: Enrico rimane con la mamma a Vas mentre Maria va ad abitare
con i nonni paterni a Pedavena: qui trascorrerà tutta l’infanzia e parte dell’adolescenza
frequentando le scuole del paese e raggiungendo il diploma di quinta elementare.
Fin dai 14 anni Maria viene avviata a “servire” come domestica per guadagnarsi da vivere,
prima a Roma e successivamente in Piemonte a Varallo Sesia.
Si sposta poi in fabbrica a Grignasco; con l’imminente scoppio della Seconda Guerra Mondiale
ritorna a Pedavena e trova lavoro presso la birreria nel reparto confezionamento del Bovis.
In quel periodo conosce Albino, originario di Farra di Feltre; i due fanno appena in tempo a
frequentarsi alcune volte che purtroppo lui parte militare. Verrà poi catturato, fatto prigioniero e spedito nel campo di concentramento “LAGER BEZEICHNUNG” in Germania
verso il confine con la Polonia; da qui riuscirà dopo anni a scappare e fare ritorno a casa
verso la fine della guerra, ritrovando la sua amata Maria che lo aspettava. Decidono quindi di
convolare a nozze in quel di Pedavena l’8 Maggio 1946 e come meta per il viaggio di nozze
andarono dal Santo a Padova, a bordo di un treno con i finestrini tutti rotti, ricordo della
guerra appena passata.
Il 17 Gennaio 1947 nasce Daniela, dopo 9 anni il 21 luglio 1956 arriva Viviana.
Nel 1965 lasciano la casa di Pedavena per trasferirsi in un appartamento al 3 piano del
quartiere popolare “Pasquer” a Feltre; nello stesso anno, ad agosto, Daniela, appena
diciottenne, si sposa con Vittorio De Paoli e a novembre Maria diventa nonna di Monica.
Dopo due anni arriva Andrea e nel gennaio del 1970 Marco. Maria in questo modo trova da
impegnare il tempo a fare vestitini e lavori a maglia e ad uncinetto, da sempre stata una sua
passione assieme anche alla cucina.
Nel 1978, a soli 35 anni di età, Vittorio muore causa un male incurabile; Daniela quindi
rimane vedova a 31 anni, con 3 figli, il più giovane, Marco, ha 8 anni. Maria tiene a turno i
nipoti durante le Vacanze scolastiche a Feltre e portandoli assieme al nonno Nino a scoprire i
monti e i passi Dolomitici.
Nel 1980 si sposa Viviana con Ezio e a gennaio dell’81 nasce Ivano; i nonni quindi fanno la
spola a trovare i nipoti tra Marostica ed Altivole. Nel 1985 il nonno Nino si ammala e
purtroppo dopo 2 anni ci lascia, all’età di 65 anni.
Da quel momento, per fare in modo che Maria non si sentisse sola, Viviana assieme alla sua
famiglia si impegna tutti i fine settimana a distrarla portandola a funghi, poi da Baiocco
appena sopra Lentiai (BL) e ancora alla Casera dei Bosch sul Monte Avena, intervallando gite
più impegnative come la visita alla Madonna di Castelmonte. Nel settembre del 1988 arriva
l’ultima nipote, Ilaria; da qui passano gli anni e la vita di Maria si arricchisce di ben 6
pronipoti anche se poi, nel 2014 piange la perdita della sua prima figlia, Daniela, morta
improvvisamente mentre sfamava i suoi amati gatti randagi, all’età di 67 anni.
Da questo momento Viviana ha deciso di portare la mamma a casa con se ad Altivole, dopo
che Ezio ha sistemato un angolo della casa dapprima utilizzato come studio per dipingere,
garantendole un confortevole e grazioso miniappartamento. Maria ci ha messo un anno per
accettare il trasloco e altri due anni per ambientarsi, con il cuore sempre rivolto ai monti..
«Ora che si era finalmente abituata – racconta la figlia Viviana– per cause di forza
maggiore, abbiamo dovuto trovare per lei una sistemazione diversa che le potesse garantire
molta più assistenza di quella che poteva offrirle la sua unica figlia rimasta, anche lei ormai non più nel fiore degli anni. Per nostra fortuna ci è stata offerta la possibilità di accoglienza al
Civitas Vitae di Vedelago. Ringraziamo tutti loro per l’aiuto prezioso che ci stanno dando».